Ognuno ha una diversa tecnica… che dipende dal supporto, dal mezzo espressivo e, senza dubbio, dal metodo.
Col carboncino, uso sia la matita, sia la stecca, per poi procedere con o senza ulteriori tocchi di gesso (il bianco è perfetto per i colpi di luce, i colori rendono un soggetto realistico); infine, adopero i polpastrelli e le dita per spargere il colore e miscelarlo.
Il supporto ideale è la carta da spolvero, abbastanza ruvida.
Per quanto riguarda la pittura a olio, il supporto ideale è la tela, ma a volte ho impiegato anche la carta; la differenza sostanziale col disegno è il tempo necessario, sia per creare un soggetto, sia per le eventuali modifiche… per questo motivo, ho impiegato anche dei mesi per terminare un quadro, soprattutto per le rifiniture e le correzioni.
Come spesso accade, le tecniche si mescolano e in qualche modo competono tra loro, nel senso che ogni tanto sono quasi ossessionato da un soggetto e tendo a riprodurlo più volte.
Mi è capitato, ad esempio, di disegnare o dipingere la cupola di Santa Maria del Fiore a matita, a penna, a olio, sia dal vivo (da nord, dal giardino Orti di Parnaso, e da sud, dal piazzale Michelangelo) che da fotografia.
Idem per una fotografia di una donna sotto la doccia… E probabilmente mi succederà ancora, perché ogni volta emerge qualcosa di nuovo (solo nel fumetto la caratterizzazione di un soggetto è imperante e quindi va verso la ripetitività).
Un’altra ossessione è la donna seduta colle gambe incrociate, che si sta sfilando una maglia: l’originale è lo sfondo di un manifesto per il festival del mese europeo della fotografia di alcuni anni fa.
Una tecnica che si intreccia senza fine coi disegni e i dipinti è la fotografia, sia come fonte di ispirazione, sia per avere una visuale più “obbiettiva” di una bozza di disegno / quadro… che cosa dà una fotografia che non si veda a occhio nudo? Non so spiegarlo con chiarezza, ma senza dubbio uno scatto col telefono cellulare mi rivela dei difetti o scorci o vedute d’insieme che poi alimentano una modifica a matita / carboncino / pennello.
Everyone has a different technique … which depends on the medium, the material and, no doubt, the method. With charcoal, I use both the pencil and the splint, and then proceed with or without further touches of chalk (white is perfect for light shots, colours make a subject realistic); finally, I use my fingertips and fingers to spread the color and mix it. The ideal support is dusting paper, quite rough. As for oil painting, the ideal support is canvas, but sometimes I also used paper ; the substantial difference with the drawing is the time needed, both to create a subject and for any changes … for this reason, it took me months to finish a painting, especially for finishing and corrections. Techniques mix and somehow compete with each other, in the sense that every now and then I am almost obsessed with a subject and I tend to reproduce it several times. I happened, for example, to draw or paint the dome of Santa Maria del Fiore in pencil , in pen, in oil, both live (from the north, from the Orti di Parnassus garden, and from the south, from Piazzale Michelangelo) and from photography. Same thing for a photograph of a woman taking a shower … And it will probably happen again, because every time something new emerges. Another obsession is the woman sitting with her legs crossed, who is taking off her shirt: the original is the background of a poster for the festival of the European month of photography a few years ago. A technique that is endlessly intertwined with drawings and paintings is photography, both as a source of inspiration and to have a more “objective” view of a draft drawing / painting … what does a photograph give that cannot be seen with the naked eye? I don’t know how to explain it clearly, but without a doubt a shot by mobile phone reveals to me some defects or glimpses or overall views that then lead to a pencil / charcoal / brush modification.
Questo è più di disegno amatoriale . Bellissime opere ! Complimenti !
Bernardo has such a talent and eye for detail. He brings life and a new prospective to each piece. Fantastico! 👏👏👏
Tutte opere di elevatissimo impatto. Riesci a far emergere introspettività
da piccoli dettagli