Le mostre che ho visitato…da visitare

How art you? Spero bene… vorrei iniziare a scrivere i resoconti delle mostre che ho visitato in giro, sulla scia di tanti amici o conoscenti che mi chiedono informazioni su che cosa vedere e ho deciso di condividere e promuovere le mostre che, per caso o per espresso desiderio, ho visitato.

Fosse Ardeatine – mausoleo – Roma – ingresso libero

335 bare, di cadaveri non del tutto identificati, delle vittime della strage nazista del 24/3/1944, sono accumulate una accanto all’altra, sotto un gigantesco monolito.

Vari tunnel collegano le grotte in cui ci furono le fucilazioni… le luci soffuse, le continue curve delle gallerie, le ombre spesso prevalenti sulle luci rendono tangibile e inquietante il buio interiore (individuale e collettivo) che distrusse tante vite. Così è la guerra: vigliaccheria, violenza, annichilamento (sia delle vittime, che dei carnefici).

Il tempo del Futurismo – Roma – Galleria nazionale di arte moderna (fino al 28/02/2025)

Imperdibile… purtroppo alcuni screzi e polemiche sulle opere esposte hanno scoraggiato molti che conosco dalla visita, ma ci sono quadri, sculture, mockup di un aliscafo, stampe, disegni, opuscoli, libri… La mia personale preferenza è per tutte le opere di Balla (da non ignorare la mostra a latere sulla costruzione dell’Autostrada del Sole, oltre al prestito di una tela di Picasso dalla National Gallery di Londra).

https://lagallerianazionale.com/mostra/tempo-del-futurismo

Costellazioni – Siena – Santa Maria della Scala (fino al 30/3/2025)

Una collezione accessibile a pochi, quella del Monte dei Paschi di Siena, con opere di Soffici, Mafai, Severini, Sironi, e numerosi altri, nonché pittori locali, meno noti ma non per questo senza valore: mostra da vedere. Ghiotto affaccio dalle finestre sulla splendida piazza del Duomo.

https://www.santamariadellascala.com/exhibition/costellazioni-arte-italiana-1915-1960-dalle-collezioni-banca-monte-dei-paschi-di-siena-e-cesare-brandi

Impressionisti in Normandia – Firenze – Istituto degli Innocenti (fino al 4/5/2025)

Pittori anche famosissimi e non solo che andavano in treno a Le Havre e dintorni ci hanno lasciato tante opere luminose e intriganti. Da non trascurare anche la sezione dedicata ai nuovi colori creati dalle industrie chimiche a fine Ottocento, che dettero slancio all’arte pittorica e permisero nuove nuance. Tante opere meno note rendono la visita preziosa.

https://www.museodeglinnocenti.it/mostre/impressionisti-in-normandia

Max Liebermann – Roma – Casa di Goethe (fino al 9/2/2025)

Un impressionista che non ti aspetti, Max Liebermann, era tedesco: il numero di opere non è sconfinato, ma di alto livello; inoltre, la visita si snoda nella casa di Goethe, in cui è presente anche una serie di opere ispirate alla figura del grande scrittore che abitò proprio lì, in via del Corso.

Palosuo e Basilico – Roma – Palazzo Altemps (fino al 19/1/2025)

Un fotografo milanese molto noto espone molti scatti in bianco e nero, che riproducono vari scorci della capitale. In altre sale del palazzo, invece, l’artista finlandese mostra la spersonalizzazione dei soggetti raffigurati, di fronte all’omologazione della fotografia, della moda, forse anche dell’arte.

https://museonazionaleromano.beniculturali.it/evento/hannu-palosuo-what-if

Guercino – L’era Ludovisi a Roma – Roma – Scuderie del Quirinale (fino al 26/1/2025)

Le figure di Guercino sono di solito molto cupe, ma le opere proposte, con paralleli e richiami ad artisti della sua epoca, son impressionanti, sia per la maestria, sia per le dimensioni anche titaniche (in alcuni casi, infatti, sono state create delle copie fotografiche di quadri altrimenti ben difficili da movimentare).

In una leggera brezza – Roma – Fondazione Memmo (fino al 30/3/2025)

Vari artisti contemporanei (pittori, fotografi, scultori, tessitori) propongono spunti e creazioni di multiforme natura… tra tutti, son rimasto colpito dalle orditure di un frate con stoffe e paramenti antichi su legno e altri elementi scabri, con tonalità tenui del beige, del grigio e del bianco.

https://fondazionememmo.it

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