Uomo e leone / Man and lion
Niobe
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Di solito un appassionato disegna ovunque… e in effetti è capitato spesso che gli schizzi nascano in pizzeria, sul coperto di carta, o in treno, quando qualcuno si addormenta o sta leggendo un libro e diventa un modello ideale.
In che modo? Con qualsiasi mezzo disponibile (penna, pennarelli, lapis, matite, ecc.), in nave, nella sala d’attesa di un medico…
https://www.youtube.com/watch?v=4gnNG0PVbbc
Il formato è quasi sempre di piccole dimensioni, ma non sempre è fine a se stesso: a volte un buono schizzo anticipa un disegno più grande o un quadro a olio su tela.
– Cristo benedicente che si rivolge ai pescatori di pesci, perché diventino pescatori di uomini (come si sa, i primi cristiani disegnavano un pesce, in greco icqus, che è acronimo di Iesous Xristos Theou Uios Soter, ovvero Gesù Cristo, figlio di Dio, Salvatore)
– Un pescatore, sorpreso mentre è in barca, che ha la vocazione mentre getta la rete per i pesci
– Uno scorcio del cortile del seminario, a volo d’uccello, per cui le mura sembrano le pagine di un libro che si apre ai seminaristi (richiamo indiretto allo studio e alla meditazione del Verbo)
– La facciata e il campanile del Duomo di Massa Marittima, ovvero il luogo in cui la comunità si raccoglie per ascoltare la Parola del Signore.
La musica è uno dei pochi linguaggi universali che non han bisogno di traduzione per essere compreso. Pertanto, ogni tipo di musica può portare all’armonia tra le persone, in particolare straniere. D’altra parte, già il mito di Orfeo ci racconta della potenza della musica nell’ammansire bestie feroci. L’auspicio è che la guerra possa essere accantonata e lasci spazio a forme di comunicazione e dialogo, in primis la musica e ogni altra forma d’arte.
Bozzetto per un murales per la scuola “Meano” a Trento
Se la scuola serve a diventare adulti, un bambino che la frequenta ha bisogno di proiettare i propri sforzi e sacrifici in nome di qualcosa di concreto.
In effetti, un bambino ama per lo più giocare, stare all’aria aperta, coi genitori, o i fratelli, o i propri parenti o animali, per cui se la scuola, anche per un periodo limitato, priva un bambino dei suoi affetti e della sua libertà, è in nome di qualcosa che si chiama, in estrema sintesi, “futuro” e alle opportunità offerte per costruirlo.
Quest’opera, dunque, per mezzo di animali che svolgono attività e professioni tipiche degli uomini, rappresenta alcune delle tante possibilità che possono aprirsi a chi, dopo anni di impegno soprattutto a scuola, può diventare un pianista, o una ballerina, o una pittrice, o un architetto, o un insegnante, o una dottoressa.
Si tratta di un minuscolo saggio della lista inesauribile delle professioni, che possono essere ricoperte oggi…e che sarà di nuovo diversa quando gli alunni, tra dieci o più anni, saranno adulti.
Sono stati rappresentati tre animali di sesso maschile e altrettanti di sesso femminile, ciascuno dei quali è protagonista di un riquadro, in cui si presenta o sta lavorando con gli “arnesi del mestiere”.
Gli animali sono stati scelti anche per il contrasto tra la professione svolta e il loro aspetto: ad esempio, un ippopotamo femmina è stata scelta come ballerina; oppure un beagle è stato scelto come pianista.
Il messaggio, veicolato dall’empatia dei bambini verso gli animali, è: vai a scuola per poi fare qualcosa che ti piace, perché se sfidi il conformismo, che ad esempio condanna per sempre un ippopotamo a sguazzare nel fango, oppure prevede che un cane ululi di notte alla luna, o confina un orso a muoversi goffo in un bosco, con l’impegno e lo studio potresti diventare un o una professionista.
I nomi assegnati agli animali, in rima con la professione, aiutano a rendere umani i personaggi agli occhi degli spettatori e a immedesimarsi con essi, come fossero degli amici da emulare.
Altre immagini sulla pagina Facebook:
https://www.facebook.com/media/set/?vanity=bernardo.bandinelli&set=a.282495765193185
50 sfumature di malinconia…complimenti, bello!
Di ogni schizzo si apprezza la veridicità. Bravo l’artista!
Ciao Bernardo
complimenti per la tecnica e l’intensità dell’immagine. Bravo ciao Laura
Bravo Bernardo, ogni schizzo traspira veridicità espressiva. Complimenti!